venerdì, dicembre 28, 2007
Cervello in naftalina
Se ne è parlato tante volte con amici e colleghi, e sono certo che ci sia - in ognuno di noi - almeno un ricordo di una occasione in cui si è spento il cervello e ci si è preparati a fare (o si è fatta) la più grossa stronzata della storia.
Che poi, se hai la fortuna di sopravvivere, sei lì a chiederti come cavolo ti sia venuto in mente, per quale motivo il cervello non abbia lanciato segnali di allarme, o più semplicemente quale dell'elenco annuale sia il tuo santo, e cosa tu abbia fatto per lui.
Fra queste storie, quella di P. è da anni la mia preferita.
Paesaggio: road americana alla Easy Rider, in occasione di un coast to coast solitario con macchina noleggiata a Ovest e da restituire ad Est (o viceversa). Nastro d'asfalto che si perde all'infinito, arancione soffuso, orizzonte sfuocato dal sole e monotono, cespugli secchi e rotondeggianti che attraversano una radura sotto un caldo asfissiante. Macchine incrociate in tre ore: una.
Ad un tratto, a spezzare la monotonia di quella cavalcata, un segno di vita: ad un paio di centinaia di metri, attraversa la strada qualcosa strisciando.
"Un serpente! Quasi quasi lo fotografo!"
Rapida decisione, un colpo di freno, la macchina che si ferma, e il nostro eroe che scende con una reflex in mano e si avvicina per uno scatto naturalistico. Ha - come si diceva all'inizio - spento il cervello, è evidente, e il serpentello si premura di ricordarglielo, alzandosi e soffiando rumorosamente.
Primato della fuga da rettile infrantro, record del tuffo in macchina battuto, sgommata e via, a domandarsi "ma come cazzo mi è venuto in mente?"
(se volete vendervi l'episodio con qualcuno, utilizzate una terza persona singolare e cambiate il finale: la prima macchina a passare - circa tre ore dopo - troverà il vostro protagonista rantolante, ma capace in un ultimo soffio di vitalità di compitare sull'asfalto con il sangue la frase "Sviluppate le diapositive")
Tutto ciò mi è balzato alla mente anche questa sera, dopo aver fatto (detto) una cacchiata con una leggerezza spaventosa. Momenti in cui il cervello va in naftalina, appunto.
Che poi, se hai la fortuna di sopravvivere, sei lì a chiederti come cavolo ti sia venuto in mente, per quale motivo il cervello non abbia lanciato segnali di allarme, o più semplicemente quale dell'elenco annuale sia il tuo santo, e cosa tu abbia fatto per lui.
Fra queste storie, quella di P. è da anni la mia preferita.
Paesaggio: road americana alla Easy Rider, in occasione di un coast to coast solitario con macchina noleggiata a Ovest e da restituire ad Est (o viceversa). Nastro d'asfalto che si perde all'infinito, arancione soffuso, orizzonte sfuocato dal sole e monotono, cespugli secchi e rotondeggianti che attraversano una radura sotto un caldo asfissiante. Macchine incrociate in tre ore: una.
Ad un tratto, a spezzare la monotonia di quella cavalcata, un segno di vita: ad un paio di centinaia di metri, attraversa la strada qualcosa strisciando.
"Un serpente! Quasi quasi lo fotografo!"
Rapida decisione, un colpo di freno, la macchina che si ferma, e il nostro eroe che scende con una reflex in mano e si avvicina per uno scatto naturalistico. Ha - come si diceva all'inizio - spento il cervello, è evidente, e il serpentello si premura di ricordarglielo, alzandosi e soffiando rumorosamente.
Primato della fuga da rettile infrantro, record del tuffo in macchina battuto, sgommata e via, a domandarsi "ma come cazzo mi è venuto in mente?"
(se volete vendervi l'episodio con qualcuno, utilizzate una terza persona singolare e cambiate il finale: la prima macchina a passare - circa tre ore dopo - troverà il vostro protagonista rantolante, ma capace in un ultimo soffio di vitalità di compitare sull'asfalto con il sangue la frase "Sviluppate le diapositive")
Tutto ciò mi è balzato alla mente anche questa sera, dopo aver fatto (detto) una cacchiata con una leggerezza spaventosa. Momenti in cui il cervello va in naftalina, appunto.
Etichette: Vita
Comments:
<< Home
Gostei muito desse post e seu blog é muito interessante, vou passar por aqui sempre =) Depois dá uma passada lá no meu site, que é sobre o CresceNet, espero que goste. O endereço dele é http://www.provedorcrescenet.com . Um abraço.
Bellissima quella delle diapositive.
Io mi sono lanciato in irlanda su un prato inclinatissimo per andare a vedere lo strapiombo della scogliera. Per poi rendermi conto che se scivolavo sull'erba bagnata mi ammazzavo.
sono passati 10 anni, e tutte le volte che ci penso a) mi do del pirla b) ringrazio il cielo c) mi do del pirla
Posta un commento
Io mi sono lanciato in irlanda su un prato inclinatissimo per andare a vedere lo strapiombo della scogliera. Per poi rendermi conto che se scivolavo sull'erba bagnata mi ammazzavo.
sono passati 10 anni, e tutte le volte che ci penso a) mi do del pirla b) ringrazio il cielo c) mi do del pirla
<< Home