lunedì, ottobre 22, 2007

 

Intervista con la storia

Al Palazzo Litta di Milano, fino al 18 novembre, c'è una mostra su Oriana Fallaci.

Ci sono stato oggi, e l'ho trovata ben fatta. Non sono mai stato un fan della Fallaci ad-ogni-costo, ho letto molto e mi sono innervosito anche parecchio, e non l'ho scoperta nel momento in cui ha scatenato rabbia e orgoglio, no. La passione per la fotografia di reportage ti porta quasi naturalmente al giornalismo del fronte, e il giornalismo del fronte - piaccia o no - è stato Oriana Fallaci.

Ci sono i video, c'è il suo confrontarsi arrabbiato con il cancro, l'intervista nel letto di un ospedale dopo la repressione nel sangue a Città del Messico, l'assassinio Kennedy, i tumulti di Detroit dopo la morte di Luther King. Il Vietnam, il Libano, le star di Hollywood, un bambino mai nato.

C'è la storia di una scrittrice che sventolava in faccia a Colby la corruzione della Cia, che mostrava con occhi fiammeggianti a Sharon le foto dei bambini massacrati dalle bombe israeliane, che sfidava Khomeini, sputtanava le bugie di Kissinger.

E c'è una foto dal fronte, una bella foto in bianco e nero, in cui è davvero bella, lo sguardo che volge a destra mentre tutti gli altri, giornalisti e soldati, guardano a sinistra. Un modo di essere, fino in fondo.



Etichette:


Comments:
Lo so che fa un po' ridere commentare un proprio post, ma mi dispiaceva scriverlo nel testo: bisogna che ci si abitui a considerare le fotografie un metodo di diffusione, non un furto. Sentirsi impedire uno scatto in una mostra che è praticamente tutta on line fa un po' ridere, e un po' incazzare
 
zaoooo
sì, anche io ho trovato oriana un po' irruenta... ma una grande donna e i suoi ultimi articoli erano davvero grandi articoli
 
La Fallaci è stata giornalista abile e capace, ma ad un certo punto ha smesso il suo mestiere per intraprendere una via diversa, non più articoli ma invettive rancorose (e mi limito).
L'epilogo della sua esistenza ed esperienza non mi fa pensare a lei nè come ad una grande donna nè come ad una grande giornalista.
 
E io non sono tanto d'accordo, almeno sull'ultima parola. Grande giornalista - reporter, nello specifico - lo è stata, a prescindere dalle valutazioni sulla fine della sua parabola di vita e di scrittura.

O vogliamo dirci che a causa della testata a Berlino Zidane era un pippa? So quanto ami le metafore calcistiche... ;-)
 
Amo le metefore calcistiche nella misura in cui stimo la Fallaci come giornalista.
Le proporzioni, ad occhio e croce, le dovresti sapere ;-p
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?