venerdì, febbraio 16, 2007

 

Basket

Un paio di settimane fa, ho ripreso la sana abitudine di andare a fare due tiri e due zompi con un pallone a spicchi. Oddio, sarebbe stato a spicchi, se non avessi trovato in un grande magazzino sportivo un pallone da basket a 8 euro, nero e con la scritta Streetball in bella evidenza.

Per i primi trenta secondi, ho assaporato quella sensazione di "proprieta'", di essere nel posto giusto, che sentivo scorrere nelle vene quando andavo a giocare, da solo o in compagnia.

Mi sono portato dalle parti del tiro da tre. L'ho solo immaginata, la linea dei tre punti, perche' trattandosi di un campetto di periferia le linee sono diventate ombre invisibili e praticamente impossibili da percepire ad occhio nudo.

Ho messo a posto i piedi, caricato con il busto e con le braccia, rilasciato il pallone con un perfetto piegamento del polso, e accompagnato il gesto con una danza appena accennata degli avambracci. CIUF. O meglio, sarebbe stato CIUF, se non fosse che il campetto di periferia ha i canestri privi di retina.

Il mio gongolare è durato un paio di minuti: il tempo di tentare altri cinque tiri da posizioni diverse, e di constatare che tre erano andati a morire clamorosamente corti, il quarto aveva fatto vibrare il ferro lungo, e l'ultimo - scagliato con un po' piu' di rabbia - era andato a schiantarsi sul tabellone in alto a destra. Proprio dove finisce la scritta SUKA tracciata con lo spray, perche' ero in un campetto di periferia eccetera eccetera eccetera.

Comments:
SUKA? che e` neolinguismo di matrice inglese .. da suck.. o che e`?
 
non tragga in inganno quella K, si rischia di andare al nord anzicchè a sud.
 
eh eh eh... la cosa curiosa è che si tratta di una tag (credo si chiamino così) sempre più diffusa - purtroppo - sui muri di Milano...
 
E` il marchio di un "artista" aaaaaah..... lol
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?