giovedì, gennaio 04, 2007

 

Daruma

Saro' decisamente banale, ma ho sempre considerato il Giappone come uno dei posti piu' strani del mondo. Nella beata ignoranza, mi appare come un concentrato di millenarie radici e di modernismo esasperato, con particolarita' al limite della leggenda urbana tipo l'addetto-che-ti-spinge-dentro-la-metro, o il wc computerizzato (vedi qui), o ancora la bomboletta portatile di ossigeno in vendita per contrastare lo smog ("Ogni bomboletta contiene il 95% di ossigeno concentrato, costa 600 yen (circa 4 euro) e dura una decina di giorni, ma nonostante l'elevato numero di vendite (nel solo primo giorno sono state vendute più di 3.000 bombolette) non ha convinto tutti i giapponesi, poco certi di dover pagare qualcosa per del semplice ossigeno portatile")

Ogni tanto, però, ci azzeccano.



Il Daruma originale e' una sorta di statuetta sempre-in-piedi, costruito in carta pesta su una struttura di bambu', bilanciato in modo che non possa essere ribaltato, tipo punching ball. Simboleggia in modo caricaturale un monaco indiano che porto' il Buddismo Zen in Cina, ed ha una simpatica caratteristica: non ha le pupille. Lo si acquista infatti con gli occhi completamente bianchi, si esprime un desiderio e se ne colora uno (il sinistro), e solo quando il desiderio si e' avverato si può provvedere alla rimozione di questa forma di strabismo e si colora anche l'altro.

Gli amici di Bruttavita lo hanno inserito come task, e io fortissimamente voglio una vittoria dell'Unione con almeno due gol di scarto. E' un desiderio tosto, perche' quest'anno noi si segna poco e abbiamo perso le ultime tre di fila...

Vuoi vedere che funziona davvero?

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Comments:
Ma comprarsi un bel grattaevinci e desiderare fortissimamente di vincere non dava al Daruma molte più chance di non restare strabico pur sto tempo?
 
felicissima! appena ho tempo ti linko fra i muli..
sì, ce ne siamo di tergestini..

uhm.. in quanto al post, potessero servire le bamboline senza occhi per far avverare i desideri...

ps: forza unione, forza unione... alè, alè, alè
 
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