domenica, marzo 12, 2006

 
Scontri a Milano

Avevo pensato di postare soltanto questa, senza commenti:

Scontri autonomi - polizia ::: Milano, 11/03/2006

Ma poi... insomma, a me 'sta cosa ha messo addosso una tristezza pesante. Lungi da me aggregarmi al coro di "bisognerebbe sparargli", "macchine, motorini, dovevano bruciarsi da soli!" e simili che pure, vi assicuro, è dominante in città. Tanto che ieri, mentre scattavo foto dei resti incendiati, un signore che aveva tentato una timida difesa dei protagonisti degli scontri è stato assalito (assolutamente ed esclusivamente verbalmente) davanti al mio obiettivo (qualche scatto a riguardo è nella galleria di cui sopra).

No, è che alla rabbia che a volte mi prende in occasioni di manifestazioni così premeditatamente violente, c'è l'amarezza personale per il luogo. Buenos Aires è il mio rifugio del week-end, nel Mac devastato ho preso qualche volta insalate e hamburger da asporto, le scarpe le ho prese nel Nike di fronte (una volta ogni tanto...), il bancomat divelto è quello di fronte al quale bestemmiavo ad ogni saldo. E, per uno di quei curiosi effetti del vai-e-torna, l'edicola danneggiata è quella dove comprammo un porno in terza liceo, abbassando di due ottave la voce per provare a nascondere il gap di età.

Insomma, è un po' come se avessero picchiato un mio amico.




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