domenica, marzo 05, 2006

 
Febbre

Scrivo in uno dei rari momenti di lucidità del fine settimana: ero orgoglioso di essere riuscito a scansare felicemente ogni virus influenzale della stagione autunno-inverno, ma mi sono dovuto arrendere quando mancano meno di tre settimane alla primavera.

Che non è niente di grave, eh, per carità, ma chi mi conosce sa che ho un vero talento nel trasformarmi in un essere piagnucoloso all'insorgere di una qualsiasi forma di malattia: mi trascino fra camera e salotto come un fantasma, accendo e spengo luci assolutamente a caso, invio sms strappalacrime e ne approfitto per riprendere in mano libri da rileggere. Son tornato su Wu Ming, ad esempio, ed è una scelta particolarmente coerente, se si consideara che in tre giorni ho trattenuto nello stomaco due pugnetti di riso.

Ho una nausea che non ricordavo, paragonabile a quella di Triestina-Cesena dell'anno scorso; dopo un sondaggio fra amici e parenti stabilisco che una compressa di Plasil non può che aiutare, salvo scoprire nel foglietto illustrativo che può provocare "reazioni extrapiramidali".

Se durante il sonno dovessero comparirmi Horus e Iside, domani vi racconto.

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