venerdì, febbraio 03, 2006

 
Vignette

Sto cercando di recuperare un mio colpevole black-out dell'informazione negli ultimi giorni; spulcio siti web e agenzie di stampa sul caso vignette danesi, e mi copio-incollo le seguenti dichiarazioni:


"Il giudizio mio e, penso di poter dire, del presidente Berlusconi e di tutto il governo è che i simboli sacri vanno rispettati a qualunque religione appartengano" - Min. Pisanu

"Resto dell'avviso - ha sottolineato il leader della Quercia - che la satira debba essere capace di avere un equilibrio e di rispettare i simboli religiosi" - P. Fassino

"Comprendo da cristiano, da cattolico le ragioni di un musulmano che si sente offeso" - F. Frattini

"Lo 'scontro di civiltà' tanto paventato da alcuni rischia di esplodere per dodici vignette sul Profeta? Mi auguro di cuore di no - afferma Emma Bonino-, ma occorre che i leader e governanti arabi non usino queste occasioni per blandire le frange più integraliste, contando magari su questo per rafforzare il loro potere''. E lancia un appello ai governi affinché ''non lascino i giornalisti soli a difendere la libertà d'espressione'', esprimendo ''solidarietà al direttore di 'France-Soir' licenziato in tronco dal suo editore''."


E fino a qui... poi proseguo e scopro che:

Penso di trovarmi per la prima volta d'accordo con il ministro Pisanu - afferma all'ADNKRONOS il presidente dell'Unione musulmani d'Italia Adel Smith - tutte le credenze religiose vanno rispettate.

Aspetta... maAdel Smith, Adel Smith, Adel Smith... ah si, è quello che:

- nel gennaio 2001 lancia il seguente monito al Papa: "“Vescovo di Roma! – è l’incipit - a nome di tutti i musulmani che condividono questo nostro atto doveroso, la invito ad abbandonare la religione idolatrico-politeistica cattolica che professa e a pronunciare la ‘Shahada’, testimonianza di fede del musulmano”. Segue il severo ammonimento: “Il Papa ricordi che tra breve tempo incontrerà Allah, l’Iddio dell’universo, di ogni essere, di ogni cosa. Salvi la sua anima, il suo spirito, la sua eternità. Abbandoni la vanità delle cose del mondo e del potere”.

- maggio dello stesso anno, Smith chiede che “la barbara offesa venga immediatamente e per sempre cancellata e che si chieda ufficialmente scusa a tutti noi mussulmani nella stessa maniera in cui il vostro superiore, il pontefice extracomunitario Giovanni Paolo II, ha già chiesto perdono agli ebrei e ai greco-ortodossi”. Si trattava del famoso affresco di S. Petronio a Bologno (del 1415) su cui si chiedeva venisse passata una mano di calce...

- 7 novembre 2001. Invitato da Bruno Vespa alla trasmissione “Porta a Porta”, Smith definisce il crocifisso presente nei luoghi pubblici “un cadavere in miniatura appeso a due legnetti" e la morte di Cristo "un suicidio-deicidio”.Persino la comunità islamica italiana prende le distanze dal presidente dell’Unione musulmani d’Italia.

- nel maggio 2002 definisce la Chiesa Cattolica quale “associazione a delinquere”. Definizione quest’ultima che ha provocato tra l’altro l’avvio di un’indagine del procuratore Papalia.


Eh beh, bravo Smith. in effetti tutte le credenze religiose vanno rispettate, come dici tu: ma siamo spiacenti, abbiamo finito le vergini.

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