venerdì, febbraio 03, 2006
Dichiarati...
Sto facendo una cosa che non faccio quasi mai: sto scrivendo direttamente nell'interfaccia di blogger. Non so se sia abitudine, necessità di archiviazione o più semplicemente desiderio di rileggere prima di pubblicare, ma in genere scrivo sull'equivalente Mac del Notepad (e, di conseguenza, infinitamente superiore...) e risistemo, sposto virgole e chiudo parentesi, mormoro piano quello che ho buttato giù.
Ma questa sera volevo essere un po' diretto, e come viene viene; "Dichiarati" dice l'agenda, e allora eccolo qui.
Volevo dirti che mi dispiace un sacco. Mi dispiace per quello che ci siamo detti l'ultima volta al telefono, mi dispiace per il link che hai rimosso, per quelle tensioni non governate e per quello che non sono riuscito a darti. Mi dispiace per l'ultimo SMS, un po' freddo e definitivo.
Mi dispiace e mi ricordo; mi ricordo navigazioni contemporanee, risate, confidenze, una maga vista in TV a centinaia di chilometri di distanza, foto, messaggi, squilli, telefonate.
Raccontavo tempo fa ad una amica di una frase di Benni, in cui viene descritta come una rete l'insieme di rapporti fra le persone, una rete in cui alcuni nodi sono grossi, spessi, inseparabili, ed altri hanno vita più breve ma ugualmente intensa. Sono certo che il tuo nodo mi peserà addosso ancora per tanto tempo, e sarà un peso piacevole e lieto.
Sto facendo una cosa che non faccio quasi mai: sto scrivendo direttamente nell'interfaccia di blogger. Non so se sia abitudine, necessità di archiviazione o più semplicemente desiderio di rileggere prima di pubblicare, ma in genere scrivo sull'equivalente Mac del Notepad (e, di conseguenza, infinitamente superiore...) e risistemo, sposto virgole e chiudo parentesi, mormoro piano quello che ho buttato giù.
Ma questa sera volevo essere un po' diretto, e come viene viene; "Dichiarati" dice l'agenda, e allora eccolo qui.
Volevo dirti che mi dispiace un sacco. Mi dispiace per quello che ci siamo detti l'ultima volta al telefono, mi dispiace per il link che hai rimosso, per quelle tensioni non governate e per quello che non sono riuscito a darti. Mi dispiace per l'ultimo SMS, un po' freddo e definitivo.
Mi dispiace e mi ricordo; mi ricordo navigazioni contemporanee, risate, confidenze, una maga vista in TV a centinaia di chilometri di distanza, foto, messaggi, squilli, telefonate.
Raccontavo tempo fa ad una amica di una frase di Benni, in cui viene descritta come una rete l'insieme di rapporti fra le persone, una rete in cui alcuni nodi sono grossi, spessi, inseparabili, ed altri hanno vita più breve ma ugualmente intensa. Sono certo che il tuo nodo mi peserà addosso ancora per tanto tempo, e sarà un peso piacevole e lieto.