lunedì, marzo 07, 2005

 
Un termometro nuovo... 10 euro.



Un termometro digitale adatto a infanti e indigenti... 15 euro



Battere il record mondiale di influnze in un trimestre... Non ha prezzo.






Ma se tralascio la temperatura corporea che fa su e giù come uno yo-yo in mano ad uno scolaretto, va un po' meglio.

Andava meglio al punto che mi sono steso sul divano con la copertina sulle ginocchia e una tazza di semolino in mano, ed ho avuto la bella pensata di andare a ripescare qualche CD che non ascoltavo da un po'. Così, tanto per creare l'atmosfera e prepararmi più dignitosamente all'ondata di pensieri che ogni notte - buia e tempestosa, come vorrebbe Snoopy* - si trascina dietro.








Ora, la magata artistica doveva essere quella di presentare "Stanze di vita quotidiana", e nel contempo presentare una MIA stanza di vita quotidiana (quella ritratta nella foto ingrandita). Ma si sono verificati un paio di imprevisti, e annovererei fra i più significativi:

- il fatto che io mi sia messo a respirare convulsamente in almeno un paio di occasioni (passa, poi passa)

- l'aver iniziato ad analizzare con un po' più di attenzione l'immagine che avevo scattato, ed averci trovato troppo... un paio di libri che non ho mai restituito a Osky e alla mdmf, la penna di plastica di Makis, una etichetta di una bottiglia di Verduzzo, il poster del faro, Ligabue in puzzle e la fatica per finirlo, un orso per un orso, un segnalibro, il salvadanaio...

Come direbbe il Guccio, "stanze non stanze, intese come camere, o cassetti, in cui riporre, per meglio esaminarle le cose successe e i pensieri avuti".

E' un gran bel disco, "Stanze di vita quotidiana". Forte come una stilettata diretta al centro del petto, amaro come una triste rinuncia, velato da dubbi assidui e dal disgusto di ricominciare a sbagliare, accompagnato da malinconie discrete che non sanno star segrete.





(*) non è serata da riferimenti aulici.

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