venerdì, dicembre 24, 2004

 




"Il mondo cambia, si evolve, annega in un mare di rumore le ultime stecche di romanticismo di un tenore. Spostiamo denaro con due click del mouse, condividiamo immagini e brandelli di esistenza con una tastiera, e ci accomodiamo pazienti in coda persino per la lettera a Babbo Natale..."

"56... ma sono io il 56... si, eccomi qui..."

"Allora, in realtà quest'anno volevo qualcosa di un filino più complicato, sai, amico Claus? Non fraintendere, non che la Nikon di due anni fa sia andata male, eh, tutt'altro. E anche dodici mesi ci hai preso in pieno, davvero.

Magari, però... sì, insomma, mi chiedevo se ti fosse possibile... Insomma, comincia a portarti via qualcosa da me, ecco. Sai, farei volentieri a meno dell'angoscia di alcune notti. Vorrei rinunciare anche ad un po' di orgoglio, giusto ieri una cara amica mi ha fatto notare che - insomma - si può anche chiedere aiuto, a volte. E ti carico sulla slitta anche quei pomeriggi con sensazioni da lampadina fulminata, sempre che le turborenne siano in grado di trascinarsi via un peso simile.

In cambio, dai, non me la sento di chiederti troppo. Lasciami i ricordi, non farne evaporare neppure uno, nemmeno quelli che colpiscono a freddo come un gancio al fegato. Regalami un po' di creatività, un po' di quelle scintille che ti fanno venire voglia di comporre, ed il gusto per la battuta, anche a costo di andare fuori tempo e di doverne uscire con una azzardata retromarcia.

Due o tre tramonti belli al mese, un sorriso dalla prima persona che incrocio la mattina, un favore disinteressato, qualche giornata da addormentarsi con la sensazione di averla fatta giusta. Serenità in modica quantità, la capacità di fare da solo, un po' di voglia di viaggiare, le cose belle per chi mi è stato vicino, adesso ed in passato.

Ah, e una bottiglia di Porto, grazie."

E avanti il prossimo

Comments:
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