martedì, giugno 22, 2004
Portogallo 2004
Secondo me, questa sera sono consentite tre impostazioni mentali:
1. Congiurantibus Noi siamo belli, bravi e buoni, ma tutti ci vogliono male. Due anni fa ci ha sbattuto fuori uno con la faccia da culo e il fischietto in mano, oggi è finita come ci si aspettava: danesi e svedesi condividono da secoli l'amore per le zattere, le bionde e il filetto di foca. Eccheccazzo, si sono messi d'accordo, Blatter ci odia, la UEFA ci sterminerebbe tutti volentieri, i portoghesi entrano allo stadio senza biglietto. E poi, Totti mica ha sputato apposta, non ti è mai capitato di avere un eccesso di saliva e un attacco di tosse? E il portiere della Danimarca ha una storia con il Ministro dei Licheni svedese, ovvio che finisse 2-2.
2. Realisticamente intristito Allora, abbiamo fatto cinque punti in un girone in cui, a guidicare dalle reazioni di Carraro al sorteggio, avrebbe potuto superare il turno l'Under 16 della Bielorussia. E tra l'altro, meno male che Buffon è nato in Italia e non in Senegal perchè, in alternativa, di punti ne avremmo fatti due. Quanto a due anni fa, l'arbitraggio ha fatto ca'are ma Panucci ha avuto una paresi sul loro gol e siamo arrivati all'89 avanti di uno a zero con la Corea, arroccandoci come se stessimo subendo gli assalti all'arma bianca di un plotone teutonico sul Monte Grappa. Fossimo stati il Brasile, all'89 si era 4-0 e questi potevano pure segnare in fuorigioco di 6 chilometri. Ma non siamo il Brasile, anche se a volte proviamo a convincerci di questo, e non vinciamo una cippa dall'82.
Ah, fossimo arrivati noi nelle condizioni di Danimarca e Svezia (considerati recenti e passate evidenze da serie A e B), dopo venti minuti si era 5-5 e si iniziava a fare i giochi delle ombre sul muro con i riflettori. "Guarda, questa è l'oca!" "Figo, ma beccati la mia uallera appassita metafisica!"
3. Presidenza del Consiglio Minchia, dopo le Europee, pure gli Europei?
Secondo me, questa sera sono consentite tre impostazioni mentali:
1. Congiurantibus Noi siamo belli, bravi e buoni, ma tutti ci vogliono male. Due anni fa ci ha sbattuto fuori uno con la faccia da culo e il fischietto in mano, oggi è finita come ci si aspettava: danesi e svedesi condividono da secoli l'amore per le zattere, le bionde e il filetto di foca. Eccheccazzo, si sono messi d'accordo, Blatter ci odia, la UEFA ci sterminerebbe tutti volentieri, i portoghesi entrano allo stadio senza biglietto. E poi, Totti mica ha sputato apposta, non ti è mai capitato di avere un eccesso di saliva e un attacco di tosse? E il portiere della Danimarca ha una storia con il Ministro dei Licheni svedese, ovvio che finisse 2-2.
2. Realisticamente intristito Allora, abbiamo fatto cinque punti in un girone in cui, a guidicare dalle reazioni di Carraro al sorteggio, avrebbe potuto superare il turno l'Under 16 della Bielorussia. E tra l'altro, meno male che Buffon è nato in Italia e non in Senegal perchè, in alternativa, di punti ne avremmo fatti due. Quanto a due anni fa, l'arbitraggio ha fatto ca'are ma Panucci ha avuto una paresi sul loro gol e siamo arrivati all'89 avanti di uno a zero con la Corea, arroccandoci come se stessimo subendo gli assalti all'arma bianca di un plotone teutonico sul Monte Grappa. Fossimo stati il Brasile, all'89 si era 4-0 e questi potevano pure segnare in fuorigioco di 6 chilometri. Ma non siamo il Brasile, anche se a volte proviamo a convincerci di questo, e non vinciamo una cippa dall'82.
Ah, fossimo arrivati noi nelle condizioni di Danimarca e Svezia (considerati recenti e passate evidenze da serie A e B), dopo venti minuti si era 5-5 e si iniziava a fare i giochi delle ombre sul muro con i riflettori. "Guarda, questa è l'oca!" "Figo, ma beccati la mia uallera appassita metafisica!"
3. Presidenza del Consiglio Minchia, dopo le Europee, pure gli Europei?
