domenica, giugno 06, 2004

 
Bookcrossing, libri ed idee





Ci sono libri teraupeutici. Libri che ti regalano un approccio diverso alla vita, libri che fanno riflettere, pagine che portano vicino alla lacrima, libri che vorresti non finissero mai. Libri che vorresti conoscere di persona l'autore solo per chiedere che fine facciano i personaggi dopo, come ha avuto occasione di scrivere qualcuno di importante.

E poi, ci sono libri che fanno ridere. E Bryson mi fa ridere, dimentico di luogo e tempo in cui mi trovo. Mi ha fatto sussultare in metropolitana, perdere il fiato a casa, nascondere imbarazzato la faccia in treno dopo un orribile risolino che non ero proprio riuscito a trattenere.

Domani bookcrosso sul Venezia - Milano "Una città o l'altra", con la speranza di regalare un sorriso a qualcuno.

E a proposito di sorrisi e di carta che vola di mano in mano, allegherò al libro abbandonato un foglio A4, piegato in una maniera curiosa e stampanto di corsa in fronte retro questa notte. Si tratta di un numero di Stracci, figlio di un progetto di paper-crossing che attraversa l'Italia nella condivisione di pensieri, idee, iniziative culturali. Io me ne sono innamorato subito, anche se - pigro come sono - faccio da tempo attendere un contributo. Provo a rimediare almeno in parte segnalandolo qui, ed osservandone con fare partecipe e un bel po' di affetto il successo e la diffusione.






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