venerdì, giugno 25, 2004
3 piccole manie
1. Accendini rossi E' successo qualche settimana fa di trovarmi - as usual - privo di accendino, abbandonato nella tasca di altri pantaloni o, più banalmente ancora, precipitato per terra dai jeans durante il processo di svestizione (mai notato che i jeans hanno tasche da cui è praticamnte impossibile estrarre una monetina durante la giornata, salvo rigurgitare il tutto per terra in una botta unica quando li togli?). Dicevo, ero senza accendino. Sono entrato dal classico tabacchino-amico-mio, e ne ho comprato uno piccolo, rosso.
Ora, non ricordo i dettagli, ma è stata una giornata splendida. Forse la prima dopo tanto tempo.
Ogni volta che sono senza accendino - e me ne accorgo sempre quando sono già distante da casa - ne compro uno rosso. Non è che funzioni sempre, eh. E' una piccola mania.
2. Silenzio silenzio Vivo da solo, ed ogni sera, aperta la porta di casa, prorompo in uno squillante "Ciao!"; non ha alcun senso, e può apparire triste, patetico o inquietante, considerato il buio ed il silenzio che ne consegue. Ma non si è mai detto che tutto debba forzatamente avere un senso. E' una piccola mania.
3. Segnalibri Sono recentemente passato dalla fase "utilizzo un segnalibro bello" alla fase "non uso nessun fottutissimo segnalibro". Non ho mai fatto orecchie alle pagine (orrore!) ed ho smesso con la fastidiosa e sformante abitudine di utilizzare i risvolti di copertina. Semplicemente, provo a memorizzare il numero di pagina a cui sono costretto a fermarmi, ad esempio per sopraggiunta fermata dell'autobus. E la associo ad un qualche ricordo.
Il che comporta una sforzo mnemonico alla successiva apertura del libro, con piccoli mormorii tipo "Ma ero arrivato a pagina 58 come l'ultimo anno della Triestina in serie A o a pagina 94 come l'anno della vittoria di Coppa Italia di serie C".
Amo poche cose come il piacere di rileggere le ultime pagine, riprenderle poco a poco come si riallaccia una conversazione interrotta. Anche se questo costringe il Gladiatore a leggere i libri che gli presto con le pinzette, per il timore di rovinarli...
Le pagine di un libro, i ricordi. E' una piccola mania.
1. Accendini rossi E' successo qualche settimana fa di trovarmi - as usual - privo di accendino, abbandonato nella tasca di altri pantaloni o, più banalmente ancora, precipitato per terra dai jeans durante il processo di svestizione (mai notato che i jeans hanno tasche da cui è praticamnte impossibile estrarre una monetina durante la giornata, salvo rigurgitare il tutto per terra in una botta unica quando li togli?). Dicevo, ero senza accendino. Sono entrato dal classico tabacchino-amico-mio, e ne ho comprato uno piccolo, rosso.
Ora, non ricordo i dettagli, ma è stata una giornata splendida. Forse la prima dopo tanto tempo.
Ogni volta che sono senza accendino - e me ne accorgo sempre quando sono già distante da casa - ne compro uno rosso. Non è che funzioni sempre, eh. E' una piccola mania.
2. Silenzio silenzio Vivo da solo, ed ogni sera, aperta la porta di casa, prorompo in uno squillante "Ciao!"; non ha alcun senso, e può apparire triste, patetico o inquietante, considerato il buio ed il silenzio che ne consegue. Ma non si è mai detto che tutto debba forzatamente avere un senso. E' una piccola mania.
3. Segnalibri Sono recentemente passato dalla fase "utilizzo un segnalibro bello" alla fase "non uso nessun fottutissimo segnalibro". Non ho mai fatto orecchie alle pagine (orrore!) ed ho smesso con la fastidiosa e sformante abitudine di utilizzare i risvolti di copertina. Semplicemente, provo a memorizzare il numero di pagina a cui sono costretto a fermarmi, ad esempio per sopraggiunta fermata dell'autobus. E la associo ad un qualche ricordo.
Il che comporta una sforzo mnemonico alla successiva apertura del libro, con piccoli mormorii tipo "Ma ero arrivato a pagina 58 come l'ultimo anno della Triestina in serie A o a pagina 94 come l'anno della vittoria di Coppa Italia di serie C".
Amo poche cose come il piacere di rileggere le ultime pagine, riprenderle poco a poco come si riallaccia una conversazione interrotta. Anche se questo costringe il Gladiatore a leggere i libri che gli presto con le pinzette, per il timore di rovinarli...
Le pagine di un libro, i ricordi. E' una piccola mania.
