lunedì, gennaio 19, 2004

 
Ed eccoti qui...

Da questo pomeriggio ci sono due occhi in più nel mondo.

Ne avranno di cose da guardare, i tuoi occhi: si fisseranno sul viso aperto e sincero del papà, che al telefono prova a fare un po' l'indifferente, ma con pochissima convinzione. Si fisseranno su questa persona bella, con cui ho l'onore e il piacere di dividere le mie giornate, a cui tutti vogliono un gran bene per il suo essere pulito, lontano da inimicizie, vero.

Sai, fossero qui davanti, i tuoi occhi vedrebbero un fiocco azzurro qualche riga più in basso, che festeggiava qualcosa di enormemente meno importante. Fossero qui, vedrebbero che mi tremano anche un po' le mani sulla tastiera, mentre raccolgo i pensieri e apro il cuore, pensando al tuo che aggiunge il suo battito a quello di tutti noi.

E fossero qui davanti, ci leggerebbero forse anche un po' di invidia, per tutto quello che di bello hai ancora da provare, emozioni da raggiungere, attimi da ricordare. Arrivi in un momento strano, sai?, in un mondo che facciamo fatica a capire, nelle sue insopportabili differenze e nella felicità che, troppo spesso, tracima in dolorosa realtà. Un mondo che ti farà incazzare, qualche volta, ma che non smetterà di regalarti sempre qualcosa da appuntare nella personalissima agendina dei ricordi. Dalle prime curiose scoperte, dal suono della tua voce, all'immagine delle tue guance riflesse, fino a quando sari grande e vaccinata, e scoprirai in libreria un autore nuovo, e lo vorrai regalare a una amico. O vedrai un bel film. Cose così.

Che il cielo si colori per te. Che il sole splenda un po' di più, per te. Che mare, acque, fiumi ti accompagnino nelle tue giornate.

E adesso forza, smetti per un istante di ridere e di giocare con i tuoi piedini. E ascolta, ascolta tutta questa gente che si intenerisce e pensa a te, e insieme a me mormora...

"Benvenuta, Sabrina"

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