martedì, gennaio 13, 2004

 
Apnea

Come funziona? Funziona così, che stai lì a ventilare i polmoni, espirare-inspirare, respirare.
Ti concentri sul battito del tuo cuore, lo studi, lo orienti, ne fai la colonna sonora dei tuoi momenti. Ti lasci cullare un istante dal mare, respiri, e ti lasci cadere giù... giù... giù...


E mentre sprofondi verso il blu che si fa nero, torna tutto alla mente.

Una ragazza con un mazzo di rose in mano, il lato B di quel vecchio disco, la robustezza delle bustine di Fisherman, la birra chiara nel bicchiere di due amici al posto di una partita, il bagno rotto nel treno quando ne hai bisogno, il rosso del sommaco visto da un bambino, una bandiera al vento, il sapore del Verduzzo, l'odore della brace, la prima volta che hai visto il Duomo, due occhi che sorridono, il primo giocattolo, i sassi bianchi del fiume, un urlo, la gioia di un bel libro sotto il piumone, le carezze ad un cane per la strada, la pallida luce gialla del porto, il primo racconto che hai scritto, un fumetto che ti è piaciuto, una sciarpa sempre al collo, una gatta che ti struscia sulle gambe, quella volta che ti sei fatto fare i tarocchi, due penne e una matita, due gambe velate di nero.

La mente va, e tu stai risalendo.

Stai risalendo e hai con te il sorriso di un amico, l'immagine di una fontana ghiacciata, la disposizione dei libri a casa tua, un piatto di verdure, i gettoni telefonici, un fiore secco ritrovato in un quaderno antico, i tasti gommosi dello Spectrum 48k, la cartolina di un amico, un biglietto per Natale, un sogno ambientato in un palazzo, un gustosissimo pollo al limone, il rumore della lampadina rotta, la punta del naso sporca di caffè.

E torni alla luce, al primo respiro purissimo, all'azzurro del cielo e dei tuoi giorni futuri.

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