martedì, novembre 18, 2003
Basta aspettare
E' una settimana che apro il mio blog, e ci trovo quell'immagine.
Ed è una settimana che non trovo il modo di andare avanti.
Qualcuno, fra amici e colleghi, ha provato a sottolineare che ci sto mettendo un po' troppo.
Non lo so, forse domani si chiuderà, in qualche maniera, qualcosa. O forse, più semplicemente, non riesco ad accettarlo.
Questa sera ho messo il tricolore in balcone. Farlo prima, forse, avrebbe avuto un sapore un po' troppo politico, quasi fosse un gesto dettato dall'appartenenza partitica a chi lo ha proposto (e che comunque, come raramente è successo negli ultimi due anni, ho apprezzato). Per questo ho preferito che sventolasse soltanto domani, mentre una parte significativa del nostro popolo li saluterà.
Io trovo che ci abbiano lasciato delle persone buone. Orgogliose di quello che facevano. E' un pensiero mio, sia chiaro, non voglio convincere nessuno. Tutti liberi di pensarla in una maniera diversa...
...liberi di pensarla con la vomitevole interpretazioni di Indymedia, ad esempio. Gran bel forum, avete, ragazzi. Un forum in cui si salutava con entusiasmo il tragico crescere del numero di vittime... Certo, una interpretazione elastica di "libertà d'informazione", che diamine...
No, non ho nemmeno più la forza di incazzarmi. Tanto so bene che, tempo un mese, inizieranno i distinguo, i "beh, che si aspettavano", e qualcuno riproporrà la favola di "li pagano 50 milioni al mese". Basta aspettare. Basta aspettare, e risorgerà il grido di "beh, sono soldati, la morte è preventivata, no?". Basta aspettare.
Fanculo. Tenetevi le vostre certezze, le vostre voci roche, le manifestazioni per la pace in cui lanciate sassi grossi come pugni. Tenetevi le minaccie, la avversione naturale per una qualunque divisa, salvo che qualche imbecille non vi svuoti l'appartamento.
Tenetevi i vostri sputi. Io mi tengo le mie quattro lacrime che non mi vergogno a versare, e il groppo alla gola.
E' una settimana che apro il mio blog, e ci trovo quell'immagine.
Ed è una settimana che non trovo il modo di andare avanti.
Qualcuno, fra amici e colleghi, ha provato a sottolineare che ci sto mettendo un po' troppo.
Non lo so, forse domani si chiuderà, in qualche maniera, qualcosa. O forse, più semplicemente, non riesco ad accettarlo.
Questa sera ho messo il tricolore in balcone. Farlo prima, forse, avrebbe avuto un sapore un po' troppo politico, quasi fosse un gesto dettato dall'appartenenza partitica a chi lo ha proposto (e che comunque, come raramente è successo negli ultimi due anni, ho apprezzato). Per questo ho preferito che sventolasse soltanto domani, mentre una parte significativa del nostro popolo li saluterà.
Io trovo che ci abbiano lasciato delle persone buone. Orgogliose di quello che facevano. E' un pensiero mio, sia chiaro, non voglio convincere nessuno. Tutti liberi di pensarla in una maniera diversa...
...liberi di pensarla con la vomitevole interpretazioni di Indymedia, ad esempio. Gran bel forum, avete, ragazzi. Un forum in cui si salutava con entusiasmo il tragico crescere del numero di vittime... Certo, una interpretazione elastica di "libertà d'informazione", che diamine...
No, non ho nemmeno più la forza di incazzarmi. Tanto so bene che, tempo un mese, inizieranno i distinguo, i "beh, che si aspettavano", e qualcuno riproporrà la favola di "li pagano 50 milioni al mese". Basta aspettare. Basta aspettare, e risorgerà il grido di "beh, sono soldati, la morte è preventivata, no?". Basta aspettare.
Fanculo. Tenetevi le vostre certezze, le vostre voci roche, le manifestazioni per la pace in cui lanciate sassi grossi come pugni. Tenetevi le minaccie, la avversione naturale per una qualunque divisa, salvo che qualche imbecille non vi svuoti l'appartamento.
Tenetevi i vostri sputi. Io mi tengo le mie quattro lacrime che non mi vergogno a versare, e il groppo alla gola.
