martedì, settembre 09, 2003

 
Giorni così

E' settembre, e piove.

Ora, io mi rendo conto che sia un po' come scrivere: "è agosto, fa caldo". Ciò non toglie che il clima mi costringa ad una certa tristezza, o che la meteropatia sia diventata all'improvviso una mallattia curabile in un amen.

Tutto il resto, poi, viene di conseguenza: tipo che ti svegli alle tre e venti, ti rendi conto di aver lasciato la TV accessa e ti fiondi in soggiorno, dove il maledetto sta trasmettendo - credo - una commedia pornosoft all'italiana, con volume medio-alto, accoppiamenti e gridolini di incoraggiamento ed i vicini che - immagino - ormai turbati da mie ipotetiche attività onanistiche tardonotturne.

Oppure tipo che esci e il bar all'angolo non ha le tue briosche preferite.

Oppure tipo che, scendendo le scale del metrò, ti fulmina l'immagine del libro (dei libri) che stai leggendo abbandonati sul comodino, e ti fiondi in edicola e sei ancora assonnato e ti appare promettente il nuovo numero di IdeaWeb e lo compri. E passi i trenta minuti successivi in un imbarazzato tentativo di trovare delle pagine di quella rivista in cui non ti occhieggino divertiti culi e seni, o titoli che promettono "sesso gratis sul web".

Giornate così.

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