giovedì, agosto 28, 2003

 
sempre PcNet, sempre Bucarest, Romania

Il Centro Civil. Curioso, non riesco ad immaginare nulla di meno civil dello sventramento di una citta` per la costruzione di una serie di palazzoni imponenti nelle intenzioni, squallidi nella realizzazione.

Al centro di tutto, l`attuale Palazzo del Parlamento, costruzione che passa per essere la seconda al mondo per grandezza (dopo il Pentagono). 12 piani, 4 bunker interrati, 4400 lampadari, 200 metri per 240 di cemento nel pieno centro della capitale. Da brividi. Il malinconico sogno di grandezza di un dittatore giunto al limite della demenza senile.
I rumeni lo chiamano "Palazzo del Pazzo"; le cronache raccontano di scalinate ricostruite decine di volte per rispondere alle esigenze del mentecatto.

A coronamento del tutto, da qui si dipana Boulevard Ul Unirii, nelle intenzioni una risposta rumena agli Champs-Elysées. Ed in effetti, e` appositamente piu` largo degli Champs stessi di qualche decimetro... nella realta`, ha l`aria triste di un gigante addormentato, e la stessa euforica allegria della tangenziale di Mestre.




Poi, poi pero` ti trovi a passeggiare, interminabilmente, per quella che vuoi credere la vera Bucarest.
Sul viale che porta al Villaggio Museo, appaiono ville e villette che fanno invidia alla piu` belle abitazioni che abbia mai visto. E in centro, si aprono giardini che appaiono puliti, tranquilli, freschi, mentre piccole chiese di ogni religione trovano spazio e respiro. Qui ispira tenerezza, Bucarest. Come un ragazzo ferito dagli eventi colto negli anni della sua piu` turbulente adolescenza.

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