giovedì, maggio 22, 2003
Strani personaggi
Giovedì sera. Con due borse del GS cariche ed il tradizionale sestetto di acqua con confezione in via di frantumazione (è destino), cerco di approfittare dell'apertura del portone del palazzo da parte di una inquilina.
Lei mi nota, e chiude.
Dopo la tradizionale e affannosa ricerca delle chiavi, il sollevamento delle borse citate, ed un faticoso oltrepassamento del portone - che, sia detto per inciso, pesa un paio di tonnellate - mi lascio scappare un "grazie" carico di sarcasmo.
Lei si gira ed esclama "Beh, non la conosco, poteva essere un ladro".
Sia iscritto agli atti che una nuova e pericolosissima figura criminale si aggira per la città: carica di borse della spesa, trucco discreto e capace di fugare qualsiasi sospetto, il ladro-sherpa penetra nelle case degli italiani, sottraendo l'argenteria ma riempiendo il frigorifero di cibarie.
Chiamatemi Robin Food (<-- è una idiozia, e ne sono orgoglioso). Rubo ai ricchi, ma li sfamo.
Giovedì sera. Con due borse del GS cariche ed il tradizionale sestetto di acqua con confezione in via di frantumazione (è destino), cerco di approfittare dell'apertura del portone del palazzo da parte di una inquilina.
Lei mi nota, e chiude.
Dopo la tradizionale e affannosa ricerca delle chiavi, il sollevamento delle borse citate, ed un faticoso oltrepassamento del portone - che, sia detto per inciso, pesa un paio di tonnellate - mi lascio scappare un "grazie" carico di sarcasmo.
Lei si gira ed esclama "Beh, non la conosco, poteva essere un ladro".
Sia iscritto agli atti che una nuova e pericolosissima figura criminale si aggira per la città: carica di borse della spesa, trucco discreto e capace di fugare qualsiasi sospetto, il ladro-sherpa penetra nelle case degli italiani, sottraendo l'argenteria ma riempiendo il frigorifero di cibarie.
Chiamatemi Robin Food (<-- è una idiozia, e ne sono orgoglioso). Rubo ai ricchi, ma li sfamo.