mercoledì, maggio 28, 2003

 
Cattivi pensieri

Sarà quel cielo plumbeo che gravava su Milano questa sera.

Sarà che ho poco tempo per tutto, che scrivo poco, che non scarico la posta da un po'. Sarà il bioritmo, un po' di tristezza, o semplicemente sfiga. Non lo so.

So che stanotte non si dorme mica. Provo a chiudere gli occhi, e cominciano a scorrere - nel buio più profondo - mille pensieri da brivido.

Si accaniscono amici che non sento da un po', persone un po' lasciate da parte per stupidi egoismi, o per una ignobile mancanza di tempo. Mi rimproverano silenti le persone a cui non ho ancora scritto, quelle che attendono una risposta, quelle che non capiscono il mio scuotere il capo assorto di questi giorni.

Ricompaiono in rapida successione il figlio che non sono stato, gli errori che ho fatto, le occasioni perse. Mi stringono in un angolo insieme a tutti i sassi in cui sono inciampato, le scommesse perse, le troppe sigarette fumate cercando di capire chi sono. Consigli non accettati, stupidaggini per cui me la sono presa, silenzi volontari o imbarazzati.

Brillano in leggera lontananza tutti gli Alfonso che avrei voluto essere, quelli che ho inseguito ed anche quelli che ho rifiutato. Quelli che ho voluto mostrare, e quelli che ho nascosto accuratamente dietro un apparente menefreghismo.

Non c'è nulla di più triste di un clown triste.

Tanto vale accendere il portatile, allora. Che è quasi l'una, e che quello che dovrei fare sarebbe andare a letto, o riordinare casa, o pulire quella cucina. Di conseguenza, quello che farò sarà installare Ghost Recon, e provare a scoprire se - insieme a caterve di nemici - mi riesce di eliminare anche i cattivi pensieri.

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