venerdì, febbraio 14, 2003

 
14.02.2003

Ho fatto un sogno, stanotte. O meglio, questa mattina, subito dopo essermi reso conto con sollievo che era ancora presto, e che potevo continuare a dormire.

"Ti sento
lo stomaco si chiude
il resto se la ride, appena ridi tu"

Ho sognato che si erano realizzati una serie di sogni. Ho sognato una libreria bella grande, con un sala per gli incontri con gli autori, uno spazio con PC per navigare su Internet, un bar dove prendere un buon caffè o un bel Verduzzo fresco.

L'ambiente era molto particolare, con delle finestre strette e sottili che illuminava l'aria e i libri, e che ricordavano un po' uno splendido museo di Porto.

"Ti sento dentro tutte le canzoni
in un posto dentro che so io"

Mi sono svegliato, con quella curiosa delusione addosso che prende quando sogni qualcosa di così bello e comprendi, in un istante maledetto, che non è realtà.

Poi... poi ho allungato una mano, sistemandomi nel letto, e ho toccato il tuo cuscino. Ho acceso la luce sul comodino, l'ho sollevato - e c'era il tuo pigiama sotto.

Me lo sono stretto addosso, e mi sono riaddormentato. Le cose belle e speciali non accadono solo nei sogni.

"Ti sento
e parlo di profumo
ti infili in un pensiero
e non lo molli mai"

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