sabato, novembre 16, 2002

 
Autunno

E' autunno, cavolo. E piove da tre giorni, in questa Milano a volta tradita e bistrattata che a me è sempre apparsa signora gentile, accogliente.

Piove - fari feriscono strade, foglie insidiose minano le tue passeggiate, gocce insistenti bagnano capelli, giaccone, giornali.

Questa mattina, con questa luce bassa che filtra dalle tapparelle abbassate, mi va di ascoltare soltanto questo:

F. Guccini, Autunno

Un oca che guazza nel fango, un cane che abbaia a comando
la pioggia che cade e non cade, le nebbie striscianti che velano e svelano strade
profilo degli alberi secchi, spezzarsi scrosciante di stecchi
sul monte ogni tanto gli spari, e cadono urlando di morte gli animali ignari


L'autunno ti fa sonnolento
la luce del giorno è un momento che irrompe e veloce e' svanita:
metafora lucida di quello che è la nostra vita
L'autunno che sfuma i contorni, consuma in un giorno più giorni
ti sembra sia un gioco indolente, ma rapido brucia giornate che appaiono lente


(...)

Rinchiudersi in casa ad aspettare qualcuno o qualcosa da fare
qualcosa che mai si farà, qualcuno che sai non esiste e che non suonerà
Rinchiudersi in casa a contare, le ore che fai scivolare
pensando confuso al mistero dei tanti "io sarò" diventati per sempre "io ero"
Rinchiudersi in casa a guardare un libro, una foto, un giornale
ignorando quel rodere sordo che cambia "io faccio" e lo fa diventare "io ricordo"


Questi giorni sono così. Non c'è niente da fare.





La foto è di quel genio del mio fratellone (link!)



Comments: Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?