venerdì, ottobre 04, 2002

 
Casalingo

Mi chiedevo, ma è così difficile per tutti?

Io vivo da solo, e come ogni venerdì sera ammiro il disastro che sono riuscito a combinare in soli cinque giorni.

Voglio dire, prendo un bloc-notes e - che non mi si dica che sono privo di volontà - annoto quanto necessario fare domani mattina. Cito a caso:

- buttare la carta
- buttare la plastica
- buttare la pattumiera (dopo averla accoltellata)
- rimuovere segni di dentifricio dal rubinetto del bagno
- attaccare con una salva di mortaio le incrostazioni sulla padella di... ehm... ieri
- decidersi ad acquistare cornici per la prima pagina del Piccolo del 10 giugno, per il poster comprato in Spagna tre settimane fa e per l'ultimo puzzle completato (dalla Tiggi, peraltro)
- aprire la posta di questo mese
- sistemare cd musicali e non che si affollano sulla scrivania
- interrompere l'accoppiamento di quei due formaggi e gettarli via

eccetera. Insomma, sveglia alle 8.

Ma siamo tutti così disastrosi, o sono solo io? Qualcun'altro al mondo pianifica l'utilizzo delle padelle e delle pentole, utilizzando di lunedì quelle più larghe e via via tutte le altre, rendendo più facile l'impilamento nel lavandino?

Restate spesso senza carta igienica, nel bagno? Il portascottex è sempre così desolantemente vuoto?

Avete un cicalino che vi segnali quando è ora di svuotare quel meraviglioso portacenere capace di contenere i mozziconi di tutta una metropoli turca?

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