lunedì, luglio 15, 2002

 
Il bar sotto casa (citando Benni...)

Adoro il bar sotto casa mia...
Oltretutto credo mi adori anche il barista; la mattina non sono in grado di connettere e, di conseguenza, di prepararmi un caffè decente, così faccio spesso colazione lì. Con la quantità di brioche che ho fatto fuori, credo si sia pagato le ferie a Bali, ed è stato così corretto da mostrarmi il depliant dell'albergo, segno che mi considera un po' il suo benefattore.

Questa mattina, poi, è stato spettacolare. Un teatrino.

SCENA 1

Ambientazione: bar di quartiere sotto casa
Situazione: Ingresso di mamma con bambino nel passeggino
Oggetto: Pensieri degli avventori

IL MANAGER: "Bel bimbo, farei volentieri cambio con te. Io nella culla, e tu con tutte le mie responsabilità sul groppone..."
L'AMICO DEL MANAGER: "Dormi, dormi, che non sai cosa ti aspetta..."
LO STUDENTE NO-GLOBAL: "In che mondo di merda sei nato... vedrai cosa ti faranno le multinazionali..."
IO: "Minchia, ho sonno"
LA MOGLIE DEL BARISTA: "Ma ciao! Piripiri Pio! Cippi Cippi Ciò..."
VECCHIETTO CON PIPA: seduto al tavolo, ignora il bimbo e guarda le gambe della mamma

- pochi minuti dopo -

SCENA 2

Ambientazione: bar di quartiere sotto casa
Situazione: Il bambino nel passeggino piange
Oggetto: Pensieri degli avventori

IL MANAGER: "Adesso piangi... e quando caleranno le azioni della tua società? Quando sarai in ritardo sul Project Plan?"
L'AMICO DEL MANAGER: "Oh, adesso sì che ci siamo... piangi, piangi"
LO STUDENTE NO-GLOBAL: "Ecco, primi effetti della pubblicità, della Coca-Cola, dei palloni Nike fatti da bimbi messicani... per forza piange!"
IO: "Minchia, ho sonno"
LA MOGLIE DEL BARISTA: "Ma poverino... cippiri ci, cippiricio, cicici, piripiripri"
VECCHIETTO CON PIPA: seduto al tavolo, ignora il pianto del bimbo e guarda le gambe della mamma che si è chinato a consolare il pargolo.

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