lunedì, giugno 24, 2002
Pioggia e ... Io Donna...
Mentre a Milano sta - forse - per imperversare il più atteso temporale dell'anno, faccio un po' di pulizia in casa. Il che, tradotto in termini molto immediati, significa riempire sacchetti e sacchetti di carta da reciclare, con riviste accumulatesi negli angoli più remoti del salotto, della camera da letto e, soprattutto, del bagno. (a proposito, mi appunto mentalmente di postare qualcosa, un giorno, sul piacere di leggere in bagno).
(NOTA CLIMATICA: mentre compongo ha finalmente iniziato a piovere. L'aria rinfresca. Dio c'è. Spero non sia troppo incavolato.)
Le riviste, dicevo. Prima di buttarle, un occhio ce lo butto. Qualche volta, qualcosa si tiene anche, un ritaglio, un'intervista. Mi capita tra le mani "Io donna" del Corriere.
Prima degli inevitali commenti sulle mie tendenze, chiarisco che:
- Io Donna giaceva su un tavolino abbandonato dalla mia mamma nel corso dell'ultima visita a Milano
- ogni volta che mi capita a portata di mano, lo leggo per due motivi: uno è il pezzo di Severgnini, che leggo con un piacere assurdo e che, ogni volta, mi fa ridere da solo come un cretino.
L'altra pagina su cui mi precipito e l'ultima, quella con le risposte ai lettori di Barbara Palombelli. Se mi accorgo di essere d'accordo con lei su due o più risposte, cambio la marca della grappa o del vino, o smetto di bere per una settimana.
Comunque, sul n.23/2002 i simpaticoni di Io Donna identificano come FRIULANO l'olio prodotto a San Dorligo della Valle, Trieste. Mi tocca denunciarli... Niente contro gli amici furlani, ma provate un po' a chiamare un emiliano "romagnolo" e viceversa... quelli s'incazzano...
Mentre a Milano sta - forse - per imperversare il più atteso temporale dell'anno, faccio un po' di pulizia in casa. Il che, tradotto in termini molto immediati, significa riempire sacchetti e sacchetti di carta da reciclare, con riviste accumulatesi negli angoli più remoti del salotto, della camera da letto e, soprattutto, del bagno. (a proposito, mi appunto mentalmente di postare qualcosa, un giorno, sul piacere di leggere in bagno).
(NOTA CLIMATICA: mentre compongo ha finalmente iniziato a piovere. L'aria rinfresca. Dio c'è. Spero non sia troppo incavolato.)
Le riviste, dicevo. Prima di buttarle, un occhio ce lo butto. Qualche volta, qualcosa si tiene anche, un ritaglio, un'intervista. Mi capita tra le mani "Io donna" del Corriere.
Prima degli inevitali commenti sulle mie tendenze, chiarisco che:
- Io Donna giaceva su un tavolino abbandonato dalla mia mamma nel corso dell'ultima visita a Milano
- ogni volta che mi capita a portata di mano, lo leggo per due motivi: uno è il pezzo di Severgnini, che leggo con un piacere assurdo e che, ogni volta, mi fa ridere da solo come un cretino.
L'altra pagina su cui mi precipito e l'ultima, quella con le risposte ai lettori di Barbara Palombelli. Se mi accorgo di essere d'accordo con lei su due o più risposte, cambio la marca della grappa o del vino, o smetto di bere per una settimana.
Comunque, sul n.23/2002 i simpaticoni di Io Donna identificano come FRIULANO l'olio prodotto a San Dorligo della Valle, Trieste. Mi tocca denunciarli... Niente contro gli amici furlani, ma provate un po' a chiamare un emiliano "romagnolo" e viceversa... quelli s'incazzano...
