domenica, maggio 19, 2002

 
Puzzle e pallamano

Come raccontavo qualche tempo fa, appesi alle pareti di casa mia ci sono un po' di puzzle.

Per la precisione, due carte geografiche anticheggianti, un planisfero, un Ligabue (nel senso del cantante), un Mantegna (nel senso del pittore). Una terza carta geografica è in produzione sul tavolone.

Ora, per chi mi conosce un po', questo è un fenomeno abbastanza inspiegabile. Normalmente sono un gran casinista, pochissimo paziente, molto insofferente. Il puzzle, però....

Il puzzle è un po' una filosofia. E' il fascino di ritrovare un po' di ordine laddove trionfa il caos. E' il piacere di ricongiungere pezzi che apparivano separati per sempre.

L'altra sera, mentre lottavo con i confini della penisola iberica, mi ha fulminato un pensiero, di quelli che ti aggrediscono mentre sei intento a ricomporre. Pensavo ai miei ricordi, a sensazioni o situazioni perse nella mia mente, ma pronte ad essere risvegliate da un evento, un odore, un suono. E paragonavo ogni piccolo frammento di questa immagine a quei ricordi, e al loro recupero.

Forse un puzzle è un po' anche questo. Un piccolo, discreto recupero di se stessi.

P.S. Tra ciclismo dopato e Ronaldo che chiede un ritocco al contratto, resiste nel BelPaese uno sport serio: la pallamano. Trieste è ancora Campione d'Italia


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