domenica, aprile 07, 2002

 
Sperimentazioni linguistiche


Giornalistico
Al PAC (Padiglione Arte Contemporanea) di Milano, fino al 28 aprile, è aperta una mostra dal titolo "Il Futurismo a Milano".

Il sottotitolo della mostra è, per una volta, ancora più rilevante: "Anticipazioni per il nuovo Museo di Arte Moderna e Contemporanea". Già, perchè l'idea è quella di trasformare, entro il 2005, l'Arengario in un nuovo museo che raccolga le espressioni artistiche più significative del secolo appena trascorso. Il Futurismo, che a Milano ebbe culla e attenzione, sarà certamente attore protagonista di questa nuova realtà.

Nel percorso della mostra sono proposte 75 opere di alcuni dei più importanti firmatari del "Manifesto del 1910" (fra tutti, Boccioni, Balla, Severini, Carrà) e disegni, lettere, cartoline che documentano la crescita di un pensiero che rivoluzionò la nostra arte.

Tema - 5a Elementare
Domenica la mamma ci ha portato a vedere la mostra dei Futuristi. Il papà è rimasto in casa: ha detto che aveva promesso di andarci con un collega, ma secondo me voleva guardarsi le partite a Diretta Gol.
Avrei guardato le partite anche io, ma la mamma ha insistito e così siamo usciti.
Però devo dire che ho visto delle cose davvero belle: c'era un quadro dove non si capiva dove fosse il naso, c'era un quadro con un macchina dentro le piramidi, e c'erano un po' di quadri con gli arei che a me piacciono e papà qualche volta mi porta a guardarli all'aereoporto.
Poi ho visto la statua che c'è sui 20 centesimi di Euro. La mamma mi ha detto che si intitola CONTINUITA' E SPAZIO o qualcosa così, e a me è piaciuta tanto, anche se è più bella sulle monete.


Pensieri liberi
Grande l'idea di piazzare i tappeti per terra: è nel suo "Manifesto" che Marinetti dice "tappeti orientali" etc etc

Bene anche la successione: ci sono il Balla e il Boccioni pre-futuristi (quanti ritratti ha fatto alla madre, Boccioni"?) e poi, quasi di colpo, i primi dipinti rivoluzionari. Si avverte lo stacco. Lo stacco nella loro pittura, e contemporaneamente uno strappo nell'arte di quella tumultuosa prima parte del secolo.

E poi... vabbè, sono un appassionato, sarà per quello... ma mi ha centrato la sezione dedicata all'aeropittura. Nelle "Frecce Nere" di Andreoni sono riconoscibilissimi gli S.79 dell'Aviazione Legionaria, e il trittico di Dottori è la bellezza del volo sull'auora che risveglia il paesaggio umbro.



Link
Il sito ufficiale del PAC di Milano
Uno dei siti più completi sul "fenomeno" futurismo (ing)


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