sabato, aprile 02, 2005

 
Ed usciranno gli instant book, si prepareranno serial televisivi e si assisterà alle stesse, identiche trasmissioni su tutti i canali.

E si cercherà di interpretare l'emozione che ha colpito un po' tutti, e qualcuno la legherà al semplice fatto che chi ha meno di trent'anni è abituato a vederlo da sempre lì, a quella finestra, e ad aspettarsi che il TG1 ci racconti a cosa ha dedicato angelus od omelia. E che la sua scomparsa ti passerà la sensazione del tempo che passa, degli anni che si accavallano.

E ci saranno quelli che discuteranno amabilmente fra il suo essere "quello che ha fatto crollare il muro" e "vessillo anticomunista", e chi ricorderà la prime parole colme di preoccupazioni in quell'autunno 1989, e che mentre la gente si riabbracciava a Berlino lui già tuonava contro il capitalismo sfrenato.

E poi ci sarà qualcuno che dirà che gli interisti saranno contenti, che vincono un derby ogni morte di papa, e qualcuno lo taccerà di cinismo e se ne andrà indignato, che da sempre "non scampa tra chi veste da parata, chi veste una risata".

Ci sarà tutto questo, già; personalmente, accendendo la TV questa mattina e buttandoci più di qualche occhiata durante la giornata, ho pensato al DVD di Lucarelli, "La mattanza - dal silenzio sulla mafia al silenzio della mafia". E questa sera l'ho inserito in Sciomèr, e mi sono andato a cercare uno spezzone che mi aveva impressionato.

E' il 9 maggio 1983, e Papa Giovanni Paolo II è ad Agrigento. Ed è un Papa che Lucarelli definisce "rosso in viso, con tono arrabbiato e a voce alta". A me, a riguardarlo, sembra semplicemente, veramente, decisamente e meravigliosamente incazzato, mentre con una espressione dura che non gli ho più visto esclama:

"Mafia! Non può cambiare e e calpestare questo diritto santissimo di Dio! Questo popolo, popolo siciliano, talmente attaccato alla vita. Popolo che ama la vita, che da' la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte!"

E ancora, con più forza:

"Io dico ai responsabili, lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!"

Credevo fosse una impressione mia, magari dettata dalla scarsa confidenza con la sua immagine o le sue frasi; ma ho mostrato il video a papà, che ha spalancato un po' gli occhioni azzurri e si è lasciato sfuggire un "accidenti" impressionato e solo appena sussurrato.

Non lo so, ma penso che mi ricorderò questo: un papa, come dire, civico, e incazzato - quando era il caso - il giusto.

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